In questo momento di allerta internazionale sul contagio dovuto al Coronavirus, cerchiamo di fare chiarezza sulla situazione che riguarda le donne in gravidanza. Ne parliamo con la nostra specialista, Dott.ssa Bianca Maria Di Lellio, responsabile della branca di Ginecologia e Ostetricia presso Sabina Medica.
Una donna incinta è più esposta al rischio di contagio?
E’ fisiologico della gravidanza stessa lo stato di immunodepressione che rende la donna più suscettibile ad infezioni di vario tipo, e quindi anche a quelle respiratorie bersaglio del Coronavirus. Ecco perché la donna in gravidanza, più della popolazione generale, deve fare attenzione ai provvedimenti di prevenzione del contagio (igiene frequente ed accurata delle mani, attenzione ad evitare luoghi a rischio e contatti con persone malate o sospette mantenendo le distanze di sicurezza). Ciò non deve tuttavia portare a una situazione di psicosi perché è bene ricordare che lo stress, cioè provare paura o ansia, significa avere ulteriori ripercussioni negative sul proprio sistema immunitario e quindi, sullo stesso andamento della gravidanza.
Se la donna incinta è contagiata, lo è anche necessariamente il feto?
Date le informazioni scientifiche disponibili, al momento non è dimostrata la presenza del virus nel sangue cordonale e nemmeno nel liquido amniotico delle pazienti infette. Sappiamo infatti, (secondo quanto riferito da fonti ufficiali cinesi) che le mamme cinesi colpite dal Coronavirus hanno partorito bambini sani, di conseguenza si può ragionevolmente affermare che non ci sia un passaggio transplacentare o ematico del virus al feto.
Dopo il parto, la mamma positiva al virus può allattare al seno?
Il virus responsabile della COVID-19 non è stato finora rilevato nel latte materno, pertanto l’allattamento al seno è possibile. Per ridurre il rischio di trasmissione al bambino, si raccomanda l’adozione delle procedure preventive come l’igiene delle mani e l’uso della mascherina durante la poppata, secondo le raccomandazioni del Ministero della Salute. Nel caso in cui madre e bambino/a debbano essere temporaneamente separati, si raccomanda di aiutare la madre a mantenere la produzione di latte attraverso la spremitura manuale o meccanica che dovrà essere effettuata seguendo le modalità di raccolta e conservazione fornite dai medici pediatri, puericultrici, ostetriche.
La madre sottoposta ad accertamenti per sospetta covid-19 deve essere separata temporaneamente dal proprio neonato?
Questa scelta deve essere attentamente ponderata dal team ospedaliero specialistico, ostetrico e pediatrico, insieme alla madre, valutando rischi e benefici