Non tutti i nei sono innocui e alcuni fattori come l’esposizione al sole o la gravidanza aumentano il rischio di sviluppare il melanoma, il più aggressivo dei tumori cutanei. Basta un esame non invasivo e indolore per fare prevenzione nel modo corretto. Sabina Medica ti offre la possibilità di eseguirlo ad un costo molto vantaggioso (promozione valida fino al 30 giugno) . La Dottoressa Giorgiana Feliziani, specialista in Dermatologia e Venerologia presso Sabina Medica , ci spiega di quale esame si tratta e del perché è così importante farlo dandoci altre preziose informazioni nella rubrica del Vero & Falso.
Dott.ssa Feliziani, come può svilupparsi il melanoma e quali conseguenze può avere?
Questa neoplasia, rapidamente mortale se non diagnosticata precocemente, può insorgere o su un neo preesistente ma può svilupparsi anche su cute sana, laddove cioè prima non era presente alcuna lesione nevica. La tempestiva asportazione chirurgica di un melanoma in fase iniziale garantisce la guarigione completa mentre, purtroppo, melanomi già metastatici rispondono molto poco alle chemioterapie e alle radioterapie e hanno dunque una prognosi infausta.
Qual è l’arma di prevenzione più efficace?
E’ fondamentale effettuare periodici controlli dei nevi in dermatoscopia e/o avvalendosi anche dell’aiuto dell’ epiluminescenza con videoregistrazione che permette di individuare eventuali atipie morfologiche che rendono un nevo sospetto per melanoma e che inducono il dermatologo all’asportazione chirurgica preventiva.
In cosa consiste esattamente ?
L’epiluminescenza con videoregistrazione è un esame non invasivo e indolore che viene effettuato mediante una telecamera ad alta definizione poggiata sulla pelle, in grado di catturare e memorizzare sul computer le immagini delle lesioni osservate. L’archiviazione in un database di immagini fotografiche di nei potenzialmente a rischio permette, attraverso controlli periodici e programmati, di confrontare nel tempo le diverse immagini dello stesso neo per individuarne eventuali cambiamenti, anche minimi, che con la sola visita in dermatoscopia sarebbe difficile percepire.
Esistono delle controindicazioni alla sua esecuzione?
Assolutamente no. Può essere effettuato, anzi è altamente consigliabile farlo, anche in donne in gravidanza. Durante la gestazione, infatti, la spinta ormonale può indurre a modifiche dei nei e/o alla comparsa di nuove lesioni, per cui è una fase di vita più “a rischio” di tumore cutaneo.
VERO & FALSO
Il melanoma prende il suo nome dai melanociti da cui trae origine
VERO. Il melanoma deriva dalla trasformazione tumorale dei melanociti , le cellule che hanno la funzione di produrre melanina, un pigmento che protegge dagli effetti dannosi dei raggi solari.
- Il melanoma insorge sempre da un neo preesistente
FALSO. Il melanoma non necessariamente si forma da un neo preesistente, può interessare la cute priva di nei (persino in parti nascoste come il cavo orale e persino gli occhi). Talvolta può avere un aspetto che non ricorda minimamente quello di un neo assumendo addirittura le sembianze di un nodulo con colorazione tendente al rosaceo.
- I bambini non sono in alcun modo soggetti al rischio di melanoma
FALSO. Nonostante il melanoma sia una neoplasia tipica dell’età adulta, alcuni rari casi si sono verificati anche in bambini e adolescenti, per questo controlli dermatologici sono importanti anche in età pediatrica.
- L’eccessiva esposizione solare rappresenta uno dei fattori di rischio primari ma non è l’unico.
VERO. Sicuramente una pelle danneggiata dai raggi ultravioletti assorbiti in eccesso è più esposta al rischio di melanoma , ma è bene sapere che quest’ultimo può insorgere, per cause solitamente legate alla genetica, anche in zone del corpo non foto-esposte come possono essere la pianta del piede, il cavo orale, gli occhi e addirittura la zona subungueale (sotto l’unghia si crea un’alterazione del colore che spesso è erroneamente collegata ad un presunto trauma).
- L’autoesame della cute secondo il classico ABCDE è un sistema che può sostituire la visita dello specialista.
FALSO . Com’è noto a tutti la sigla sta per A=asimmetria del neo; B = bordi frastagliati; C= Colore non omogeneo; D= dimensione superiore ai 5 mm; E =evoluzione e cioè cambiamento dell’aspetto iniziale. A parte la difficoltà pratica del paziente nel tenere sotto controllo costante questi elementi nel tempo, per mancanza di strumenti idonei e competenze, vi è da dire che non sempre questi parametri sono del tutto veritieri: esistono melanomi di forma simmetrica con bordi regolari, con colore non disomogeneo e melanomi inferiori di cinque millimetri. Ha valenza di un certo peso solo la lettera E intesa come cambiamento della situazione iniziale: quando compare un neo o una lesione anomala che prima non c’era e che non regredisce o quando un neo cambia colore, dimensioni, comincia a sanguinare in maniera spontanea o a prudere è necessario rivolgersi subito al dermatologo.
- Asportare un neo è pericoloso, perché potrebbe comportarne la trasformazione maligna
FALSO. Rigorosamente falso. L’asportazione di un neo non comporta l’insorgenza di un melanoma. Al contrario, l’asportazione di un “neo sospetto” rappresenta una procedura importantissima nella prevenzione del melanoma che può salvare la vita del paziente.
- Oltre al melanoma esistono altre forme di tumori maligni della pelle.
VERO. Si tratta di forme tumorali che tendono a crescere di dimensioni, essendo istologicamente maligne, ma a differenza del melanoma presentano un minor rischio di sviluppare metastasi diffuse ad altri organi. Si presentano in svariate tipologie (tra cui il carcinoma basocellulare , carcinoma spinocellulare, morbo di Bowen etc.) e colpiscono quasi esclusivamente le zone fotoesposte. Anche in questo caso la diagnosi tempestiva è importante perché se diagnosticate in fasi precoci, quando la lesione è ancora di piccole dimensioni, l’asportazione chirurgica può avvenire con una procedura più semplice e meno invasiva.